Il lavoratore privo di green pass non può avere accesso ai luoghi di lavoro e sarà considerato assente ingiustificato senza diritto alla retribuzione. Il datore di lavoro avrà la possibilità di optare per la sospensione del lavoratore senza diritto alla retribuzione.
In alternativa si potrà attivare, ove possibile e di interesse, lo svolgimento della prestazione in regime di Smart working. In ogni caso il lavoro da remoto non dovrà essere un deterrente all’adozione alla campagna vaccinale.
Sarà quindi il datore di lavoro che dovrà valutare caso per caso se la prestazione lavorativa potrà essere svolta da remoto e riconoscere tale possibilità al singolo dipendente.
Nelle aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta, e non oltre il predetto termine del 31 dicembre 2021.
Per ulteriori informazioni in merito alla gestione dei lavoratori che non sono in possesso del Green pass e della loro temporanea sostituzione si consiglia comunque di chiedere un parere al proprio consulente del lavoro.