Cosa succede quando ci sentiamo davvero visti, accolti, ascoltati?
Nelle relazioni autentiche nasce uno spazio diverso: più aperto, più sincero. È lì che la fiducia può crescere, che la comunicazione si fa vera, che i legami si trasformano.
E se portassimo tutto questo anche nei contesti di lavoro?
In un mondo del lavoro che cambia in fretta, le persone restano il vero centro. E per chi si occupa ogni giorno di gestire team, facilitare relazioni e prendersi cura del benessere organizzativo, la domanda rimane aperta:
come si costruisce un clima di fiducia? Come si coltivano legami autentici in un contesto professionale sempre più esigente e sfidante?
Oggi il team building non è più solo un momento per staccare la spina, ma una leva strategica per rafforzare la cultura aziendale, migliorare la comunicazione e rimettere al centro le persone.
Ma quali sono, davvero, le sfide con cui chi lavora nelle Risorse Umane si confronta ogni giorno?
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ToggleUnire le differenze
I team sono sempre più variegati per età, background, personalità e vissuti. Fare squadra non è scontato, e creare occasioni che facciano sentire tutti accolti e partecipi è una sfida concreta.
Un’attività di team building ben progettata può diventare un ponte tra queste differenze, un’opportunità per far emergere i talenti nascosti, ascoltare voci che spesso restano in silenzio, costruire un senso di appartenenza reale.
Non servono slogan: serve esperienza, ascolto e uno spazio in cui le persone possano riconoscersi.
Team a distanza e connessioni difficili
Con la diffusione del lavoro ibrido, molte relazioni si giocano tra uno schermo e una call. Ma il bisogno di contatto umano, di connessioni autentiche e di scambi dal vivo non è mai scomparso.
Le attività in presenza non possono sostituire il lavoro a distanza, ma possono diventare momenti preziosi per ritrovare la comunicazione non verbale, l’empatia, la fiducia reciproca, elementi che nel digitale, spesso, si perdono per strada.
Benessere oltre il semplice intrattenimento
Quando un team building viene percepito come obbligatorio o fuori contesto, il rischio è quello di generare noia, resistenza o addirittura frustrazione.
Perché il vero coinvolgimento nasce dal significato, da un’attività che parli alle persone, che risponda a un bisogno autentico del gruppo e che sappia toccare anche la sfera emotiva e relazionale.
Solo così può trasformarsi in un’esperienza che lascia il segno, capace di generare fiducia, ascolto e collaborazione reale.
Resistenza al cambiamento
Proporre un’attività di team building fuori dagli schemi spesso significa mettere in discussione certezze consolidate.
Non è raro che di fronte a formati più esperienziali, relazionali o creativi emergano dubbi, sia da parte dei vertici sia da parte dei partecipanti stessi.
C’è chi fatica a vederne il valore, chi teme di uscire dalla comfort zone o di sentirsi a disagio in un contesto meno conosciuto.
Ma è proprio in questi momenti che può accadere qualcosa di importante. Quando si riesce a spiegare con chiarezza il senso dell’esperienza, quando si dà voce ai timori e si costruisce fiducia, si aprono spiragli per trasformare la diffidenza iniziale in possibilità di crescita.
Obiettivi chiari, risorse misurate
Nel panorama attuale, segnato da una crescente attenzione all’ottimizzazione delle risorse, anche le attività di team building si trovano a dover dimostrare il proprio valore. Non si tratta solo di contenere i costi, ma di investire in esperienze che abbiano un impatto reale sulla vita dei team: rafforzare la comunicazione, stimolare la motivazione, facilitare la collaborazione.
Per le risorse umane la sfida è trovare soluzioni che siano sostenibili ma anche efficaci, dove il focus diventa fare meglio con cura piuttosto che fare “più con meno”. Soluzioni capaci di coniugare cura e concretezza. In questo equilibrio delicato, proposte ben progettate, concrete ma anche coinvolgenti, possono diventare strumenti potenti per generare valore umano e organizzativo, anche in tempi complessi.
Una risposta concreta: esperienze che lasciano il segno
Per rispondere in modo autentico alle nuove esigenze del team building, abbiamo scelto di proporre alle aziende un format esperienziale che unisce il lavoro sulle relazioni alla presenza attiva degli animali.
In collaborazione con una realtà specializzata nel campo della pet therapy e della formazione non convenzionale, offriamo la possibilità di vivere un’attività fuori dagli schemi, in grado di stimolare ascolto, empatia e comunicazione autentica.
Cani, relazioni e ascolto: il cuore del team building
La presenza di un cane cambia le dinamiche, in modo naturale.
Accanto a lui ci sentiamo visti, ma mai giudicati. I ruoli si sciolgono, le maschere si abbassano, e quello che resta è uno spazio sincero in cui potersi esprimere senza difese.
Cani e persone si incontrano così: in un linguaggio fatto di sguardi, gesti e intenzioni. È qui che nasce una relazione autentica, capace di far emergere parti di sé che spesso, nel contesto lavorativo, restano nascoste.
Ed è da questo tipo di relazione che nasce la nostra proposta: un’esperienza basata sull’incontro con cani certificati per la pet therapy, valutati per salute, equilibrio e predisposizione alla relazione. Sono cani che interagiscono in modo autentico e spontaneo, rispondendo alla comunicazione non verbale, alla coerenza e alla fiducia che si crea sul momento. Non sono addestrati a eseguire comandi, ma scelti proprio per la loro indole ideale nel supportare e accompagnare le persone.
Ogni cane ha un temperamento unico: c’è chi ha bisogno di calma e rassicurazione, come Amy; chi segue con entusiasmo e allegria, come Emil; chi invece invita a rallentare e mettersi in ascolto, come Shila.
Proprio queste differenze sono il cuore dell’esperienza: il gruppo è chiamato a osservare, adattarsi e relazionarsi in modo nuovo, allenando empatia, flessibilità e capacità di lettura dell’altro..
Non si tratta solo di percezioni: studi internazionali hanno evidenziato che la presenza di animali nei contesti lavorativi può migliorare il benessere emotivo, rafforzare la coesione del team e favorire una comunicazione più empatica. La ricerca scientifica conferma infatti come i contesti “pet-friendly” riducano i livelli di stress e aumentino l’engagement dei dipendenti (fonte: PubMed Central). Anche l’Human-Animal Bond Research Institute, punto di riferimento internazionale sul tema, raccoglie dati e casi reali su come gli animali contribuiscano a migliorare la produttività e il morale in azienda (HABRI).
Un’esperienza che si costruisce insieme, passo dopo passo
L’attività prende forma nel tempo, con un’alternanza di momenti creativi, relazionali e riflessivi. Si parte da un’introduzione pensata per creare contesto e fiducia: si presentano i cani, si raccontano le loro storie, si familiarizza con la presenza animale come parte integrante dell’esperienza.
Poi si entra nel vivo: le persone sono invitate a progettare insieme giochi ed esercizi da proporre ai cani, utilizzando materiali semplici e recuperati. È un’attività che sembra leggera, ma che porta con sé dinamiche interessanti: c’è chi prende subito l’iniziativa, chi ascolta, chi media, chi osserva. Le relazioni si muovono, prendono forma. E tutto questo accade senza bisogno di ruoli prestabiliti o obiettivi dichiarati.
Si passa poi alla parte più attiva e coinvolgente: i partecipanti interagiscono direttamente con i cani, guidandoli in percorsi, giochi di ricerca, esercizi di comunicazione non verbale. Non ci sono comandi da impartire, ma sguardi da cogliere, gesti da calibrare, intenzioni da rendere chiare. È qui che la comunicazione si fa corpo, presenza, ascolto.
Quando l’esperienza diventa consapevolezza
Un elemento fondamentale che rende l’esperienza completa e trasformativa è la presenza di una psicologa/psicoterapeuta durante tutta l’attività. Il suo ruolo non è solo di osservazione, ma di accompagnamento attivo: al termine del percorso facilita un momento di restituzione condivisa, dove le persone sono invitate a fermarsi, a rileggere ciò che hanno vissuto e ad ascoltarsi davvero.
È uno spazio protetto in cui emergono emozioni, difficoltà, comportamenti e nuove consapevolezze: come ci si è sentiti durante l’attività? Quali dinamiche si sono attivate nel gruppo? Che ruolo si è scelto, o si è assunto spontaneamente
La presenza della psicologa è fondamentale proprio perché non tutti riescono da soli ad analizzare quello che è accaduto. Con il suo supporto, anche chi fatica a esprimersi viene guidato nel dare voce all’esperienza, grazie a domande, stimoli e suggestioni che aiutano a far emergere significati profondi e utili anche nel quotidiano lavorativo.
Un’esperienza che lascia il segno
In una delle ultime edizioni, un gruppo di manager e responsabili si è trovato a lavorare fianco a fianco con un partner insolito: gli asini.
Animali abituati a muoversi solo se percepiscono fiducia, calma e intenzioni chiare. Nessun comando, nessuna gerarchia: per farsi seguire non bastava il ruolo, serviva presenza autentica.
La fatica iniziale di coinvolgerli ha fatto emergere frustrazioni, abitudini comunicative, automatismi. Qualcuno ha cercato di forzare, altri hanno provato a convincere con la voce o con l’urgenza. Nulla ha funzionato, finché non è subentrato un modo diverso di stare nella relazione: più attento, più coerente, più vero.
La situazione, all’apparenza semplice, ha acceso riflessioni potenti su come ci si pone come leader, su cosa significhi guidare con chiarezza, su quanto a volte le dinamiche aziendali diano per scontato ciò che invece ha bisogno di essere costruito, giorno dopo giorno: la fiducia.
Sono esperienze che restano impresse perché sorprendono, coinvolgono davvero e parlano al vissuto delle persone.
Non lasciano solo un bel ricordo, ma aprono spazi nuovi di consapevolezza, relazione e ascolto anche dentro al lavoro di tutti i giorni.
E adeso come funziona?
L’attività è pensata per gruppi di lavoro che desiderano vivere il team building da una prospettiva nuova e autentica.
Siamo qui per costruire insieme un percorso su misura, che tenga conto di obiettivi, tempi e caratteristiche specifiche del vostro team.
Contattaci per scoprire come rendere questa esperienza un vero momento di crescita condivisa.
Per approfondire:
Se vuoi approfondire il tema della cura delle relazioni, del benessere e dell’inclusione in azienda, scopri i nostri corsi dedicati:
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